Rido

Sono triste
e rido,
rido così forte
perché non s'oda
lo scricchiolar
delle crepe profonde.
Sono fragile,
roccia calcarea
figlia della mia terra
dove l'acqua s'insinua
apre varchi
costruisce voragini
e resto in piedi.
Sono triste,
ma resto in piedi
e rido
rido come può solo ridere
chi è triste.
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11-12-2012 Mandia Giuseppe Il solco della tristezza reso meno affogante
quasi più 'terreno' da un ridere che sa di sfida, che può prire nuove prospettive, che rafforza. E la parola porta verso nuovi orizzonti dove il sole vince le tetraggini.