Fiordinotte

Rarefatte ombre
su scie delicate
fiordinotte compare
esile stelo
a sostegno sicuro
fiordinotte mi chiama
pallido
elegante
d'un rosa 
impolverato di luna
sospinge il capo
piegato appena
curiosità nell'aria
Se sia questo
il mondo suo
o l'altro
lasciato appena
fra scure zolle
non sa
Fiordinotte ama
il silenzio
nero
e l'ombra sottile
del suo pensiero 
breve
Petalo a petalo
scopre la vita
e allo sguardo sorpreso
risponde
con ombra 
e fronde
del suo essere
sento
profumo
e vento
M'inebrio e sogno.
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25-11-2016 Redazione Oceano Fiordinotte rievoca l’interessante monologo shakespeariano della regina Mab, del tragicomico e bizzarro Mercuzio. La sua poesia induce all’ascolto, delinea con particolare ardore l’attimo. In “Fiordinotte” si parla di sogni.