Sasso disperso
(violentata) Sassi sparsi su sembianze dell'amore come maledizione dell'aria sull'irreale pioggia sassi rotanti muti senza lamento e respiro canti di un anima interrotta di un uccello ferito tra la corsa fuggitiva sulle nuvole Sempre li' fui ferma in punta di piedi su quei sassi ricordando il male dell'anima in me eterna amica dell'orrore subito di un dolore in seno rubato in una ragione non voluta Come far scacco matto nei conflitti non compresi la speranza vola nascondendola in un marciume di un vento pesante senza futuro su un macigno indurito in fondo al cuor mio Delirio son straniera dell'oblio sola ad attendere la perfezione su una cartina tornasole che non cambia colore sorrido in cuor mio dalle labbra di nessuno che li han fatti per me Son sasso impenetrabile da una scheggia disgusto...di tradimenti menzogne bugie come un l'hara kiri aprirò il ventre morendo di gioia e aspirando un singhiozzo Sono un sasso e resterò sempre un sasso
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
03-08-2014 | Redazione Oceano |
Il sasso trova riposo, indisturbato o preso a calci dal viandante di turno. Rotola e ferma la sua corsa, ritorna allo stato iniziale. |
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03-08-2014 | Catania Rosaria |
La delusione di una vita perduta nell'orrore subito |