Bambino vecchio

Bambino ti ricordi
la leggerezza che era in te
la piccola tua mano stringeva quella sottana 
l'aria si fa più calda 
e con la primavera 
gli ormoni si svegliano in te 
ruoti  come trottola attorno alle gonnelle 
senti la forza tua di uomo 
parla in te 
con la gonna della tua amata 
ti vien più facile la vita 
un pensiero sul palpito leggero 
ritorna la voce di donna 
una chitarra aspetta le sue note 
del tempo che passa 
dalla verde natura alla notte 
c'è stato solo un piccolo salto 
Sei salito sul monte degli adulti 
con camicia bianca e bretelle 
ed hai cantato senza voce
figlio di una primavera lontana
catturi lo sguardo della pace ritrovata 
cerchi acquazzoni asciutti 
passati di un amore perduto 
ami galleggiare nel tempo i ricordi
in te
che sei vecchio tra pensieri 
e memorie annerite
La primavera non verrà più in te
cerchi ancora quella sottana
 fra i cespugli di ieri
che profumava di donna
e quella mano di mamma
che brami di stringere ancora.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
20-11-2014 Redazione Oceano E’ molto forte l’oralità di questo componimento, tanto da sembrare una nenia popolare. Ci sembra di udirla l’autrice, mentre la leggiamo, e sorge spontanea la domanda :a chi si rivolge? A un fratello? A un amico? Di certo a un Peter Pan che rimpiange la donna più importante della nostra vita: la mamma.

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Pubblicata il 17-11-2014

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Commento dell'autore

Il percorso di vita
di un uomo nel desiderio
di un'unica donna