Dondola

 
 
Dondola la mano una culla
quella mano che tu
ancora non conosci
quella mano sconosciuta
ti ha dato la vita
 
Sei nato per amore di lei
non sei stato accettato
eri arrivato
senza chiedere il permesso
 
bimbo dormi tranquillo
tra i bianchi cuscini
i giorni tuoi son da venire
cipria pannolini e pappa
saranno ancora con te i piaceri
 
Dondola la mano una culla
tristezza malinconia
negli occhi di un futuro
 
dolcezza sul viso un angelo
di donna
che ancora non sai chi è
 
freddo il suo cuore
ma caldo d'amore
il suo uomo è fuggito via
lasciandola sola
aveva paura di te
 
scricciolo innocente
quell'uomo era tuo padre
bimbo mio
perdoniamolo
 
Dondola la mano una culla
sogna che un giorno diventerai uomo
e con te ci sarà la tua donna
 
l'amerai e con lei
amerai i figli tuoi
piccolo mio ometto
amore di una mamma tua
 
Dondola una mano di figlio
la mano di sua mamma
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22-11-2014 Redazione Oceano Quante mani cullano solitarie l’ infanzia di un angelo disatteso da chi doveva essergli padre.
Nella solitudine degli istanti e dei sogni racchiusi sul viso innocente, la preghiera del perdono invoca l’amore, l’unico e solo a prestare l’ascolto dinanzi alla vita. Nel malinconico pensiero, il verso richiama speranza.

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Pubblicata il 19-11-2014

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Commento dell'autore

A volte fuggire sembra
l'unica soluzione al non
accettare un figlio