Panchina

Una scodella calda
un pezzo di pane
su una panchina riposa un uomo
asciugar le lacrime
non può più
è un Natale di miseria per lui
Oh... lucente notte
calpesti il silenzio
del tuo luccichio
fra profumi di cannella e luminari
mentre lui non ha nulla e non ti accorgi
Un gatto miagola felice
tornando al caldo
mentre lui rimane seduto
a rimescolar li in fondo al suo sacchetto
a cercar il suo guanto per riscaldar le mani fredde
deve passar la notte al ghiaccio
Questa notte di Natale
la sua povertà
amara sarà più dignitosa
piena di solitudine
nell’abbandono del suo vivere
Del suo albero
saranno i suoi occhi lucidi
a guardar il cappello vuoto
e la panchina fredda
Fa che quest'anno Babbo Natale
si ricordi di lui.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
28-12-2014 Redazione Oceano Nel Natale delle luci, dimentichi del calore vero, si spegne l’illusione per l’ultimo fratello al riparo per sopravvivere. Nell’amaro della vita, tutto scorre come deve andare, mentre il mondo lascia la verità a consumarsi d’apparenze.
Nei tuoi versi, dietro quel vetro appannato del nostro cuore, è preghiera di attese, quelle schiuse in sogni, passi quieti verso le speranze.
26-12-2014 Catania Rosaria Tristezza in una vita dove la miseria diventa padrona
della povera gente divenuta inutile x la società

Elenco opere (*)commenti

Pubblicata il 23-12-2014

Numero visite: 1267


Commento dell'autore