E continui a parlare
Adesso il nuovo e l'antico si mescolano fino a confondersi e nell'apparire, si mostrano sempre uguali senza mai essere uguali. E' come un giorno di pioggia spiato da un vetro appannato; ma non credere in ciò che appare, quello che vedi è una confusa cadenza di cose. Nessuno conosce il cielo e il suo mutamento ne il silenzio dell'albero senza foglie. Il tuo è un rumore di passi sconosciuti , di pensieri appena illuminati da un lampione, di strade piene di buche dove le speranze affiorano per magia e danzano infinite figure: e mentre cammini verso la meta come pulviscolo attraversi l'universo senza comprenderne il mistero: e continui a parlare, parlare ...
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
17-01-2015 | Redazione Oceano |
Versi diretti in una antitesi di pensiero, similitudine chiara in intento indefinito. Il percorso accidentato meta e manto in un transitivo e attivo puntino in parole dalla voce coperta dai numerosi rebus. |
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16-01-2015 | Infante Maria Teresa | Immensa, la trovo una lirica di grande eleganza introspettiva; guardarsi dentro senza fermarsi a frantumare il tempo come foglia morta ma svoltare verso l'inizio di nuove stagioni. Complimenti Mauro |