Tardo autunno

Ci veste di colori odorosi l’autunno,
tardo invito al sonno.
In ali silenziose
sorride tra le viti un pettirosso
e muovono foglie 
le dita degli alberi, piegate
all’ascolto dei molti anni passati.

Riscalda, abbraccia, quieta,
saggio il focolare
e quadriglie muove
tra i destini,
tra le foto andate.
Con ognuna potrei tornare
a occhi scomparsi, a giochi interrotti,
a montagne abbandonate, a valigie pronte
per nebbie angosciose, per nuove solitudini.

Oblio consiglia il fuoco,
distanza dalle lacrime impone
quando legna frattura
per comporre quadri di brace
e le membra sbriglia 
al muto dondolio del momento.

Senz’ordine si dispongono i bicchieri
a ricevere denso manto rosso 
che annulla 
idee di viaggi brevi e disincanti.

Si stempiano le colline, le aie, le luci,
ingoiano rabbia i cani.
Dispetto dolce sarà la neve,
zucchero per rari tramonti.
Il vento forse si farà alleato,
fedele spettatore. Tappeto di buon cammino.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
10-02-2013 Chiarina Laura Molto apprezzata. Raffinata, scorrevole e musicale.
12-12-2012 Meloni Valentina mi piace tutto il tono nostalgico e il linguaggio figurato che c'immerge nell'autunno come in un dipinto d'autore, parla la natura, hanno voce propria gli oggetti e gli elementi...compimenti! Bella!

Pubblicata il 08-12-2012

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Commento dell'autore

Secondo posto al premio
"Madre Claudia Russo"
Napoli 2012