Dolcezze
Dovevo raccontare dell’autunno perdendomi nel gioco delle foglie folli nei venti indispettiti in ultimi raggiare senza tempo. Smarrisco le parole nei silenzi rumorose voglie inascoltate chiedendo dondolii paghi e forti in braccia avvolte strette a non lasciare. E ci risiamo in istanti senza volto schiaffeggio IO … devo afferrare me. Del cielo coloro spazi d’infinito inventando spirali d’allegria pasticcio un dolce raffinato perdendomi in balsami di vita gustando essenze primordiali per chi ama amarsi … come me … … a volte! …
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
26-09-2014 | Musicco Mirella |
Se volare è azzerare il tempo in attese che fremono di dolci carezze fermarsi è assaporare l’attesa. Tra sospiro e un canto negato si recupera l’essere per divenire in assolo. E smarrisce il pensiero che punge di vita. |