Commemorazione
Come tante usanze che si rispettano c’è quella di recarsi al cimitero nei giorni dei morti. Fuori dal cimitero c’è gente che vende di tutto dal torrone, fiori e melograno alle figurine dei santi. Come entri, persone che chiedono elemosina e al momento opportuno ti vendono fazzoletti. Su quasi tutte le lapidi luci accese e lumini, odore di cera e profumo dei fiori che penetra nelle narici, qualcuno che piange e, un vociare di gente felice di aver incontrato il parente e l’amico, insomma un ritrovo e un ritrovarsi dei vivi non una commemorazione dei morti.
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09-11-2015 | Redazione Oceano | In un giorno differente, ricordo intenso del passato, ombra e vita del presente, tutto si sussegue come un vortice consueto: traghetti d’anime a cui porgere dovizia di preghiera e il lento incedere dei passi su fiochi bagliori posti accanto alle membra consunte. Tutto riaffiora per rievocare e sfogliare le pagine del libro eterno della vita. |