Carnevale

In questo carnevale d'esistenza,
striscianti maschere 
a celar involucri insignificanti e grezzi
sfilan per le strade in pompa magna,
chè d'apparenza si veste la vita
e di falsi sorrisi al vetriolo
farciti di dolci convenevoli 
al sapor di panna acida.
Siam parvenza di civiltà,
mummificati in convenzioni e convinzioni
vecchie e vuote quanto scatole di latta
arrugginite dai venti maestrali.
Non conforme alla flaccida massa
distinguo il mio volto tra altri colori
ed eclisso il mio essere
al riparo da scarsi giudizi o da male parole,
mi ridipingo e vi lascio la finzione
son nel mezzo
eppur sola. 
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09-11-2014 Redazione Oceano Un’autrice che osserva le tante maschere, presenze presenti al consueto ballo in maschera di tutti i giorni.
E le storie si consumano nei giorni che seguono sempre immobili e false.
Fiere di vanità, sé vuoti!