Fin dove
La notte dagli occhi puliti di cento catini d’acqua versati tende cadute, le camicie di piuma arroccate sul vetro: nudo sparso per il pittore che hai dentro Corde di ore, legami a fasci noi, canne di bambù: la luna germoglia fra i denti, ibridi morsi per una fame sempreverde Conosco la tua lingua: nessuno studio, nessuno! poesia sulle lamine, dita e vapore sfiorati morbide sorgenti fin dove il fiume ci porta.
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14-04-2013 | Redazione Oceano | Fortunati i poeti perché riescono a riversare forti emozioni sulla carta con il velo ricevuto in dote del "dire e non dire", come in questi tuoi versi in cui traspare amarezza e malinconia, nonostante siano intessuti dal coraggio della determinazione: si vedrà dove il fiume ci porta! |