10/04/1991

“10 Aprile 1991”
(incidente navale Porto di Livorno)

S’abbassano piano le finestre
Si spengono le luci delle giostre
Ricoprono con i loro veli
Alzando gli occhi ai cieli
Mentre si chiudono gli occhi sul mondo
Al passo di un universale girotondo

Si spengono le luci della città
Stendendo un dolce velo sull’umanità
E arrivano lente le ore tarde
E abbassano i capi nell’attesa le donne sarde
Due navi nella notte si incontrano
Più di cento corpi non si trovano

Avanza lenta la notte
Qualcuno ha già le ossa rotte
Già aprono locali strani
E si allungano le solite mani
Si spengono ad uno ad uno i televisori
Mentre iniziano i giochi degli amori

E’ finita meste e triste la partita
E la tua squadra si è tradita
Tanti anni di servizio
A combattere il grande vizio
A rischio di pagar prezzi cari
La sua vita si perde nei mari

E piangono i colleghi
Dimenticando della vita gli intrighi
Si guardano stupiti in viso
Cercando ognuno in qualcuno almeno un sorriso
E a smettere il piangere degli occhi
Mentre risuonano lugubri rintocchi

Un incidente non è stato
Ma lo sciocco animo dell’umano creato!
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15-09-2016 Mortimer Escluso grazie di cuore Redazione :-)
15-09-2016 Redazione Oceano La tragedia di una notte e insieme il “life goes on” del mondo. Un ritmo che alterna schiaffi a volti indifferenti, in grado di portare il lettore nella dimensione caotica di quel sogno turbolento della notte del 10 aprile 1991

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Pubblicata il 15-09-2016

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Commento dell'autore

Incidente porto navale di Livorno
tratta dalla mia prima silloge
LACRIME DAL CUORE