Uno o uno qualunque?

Uno qualunque non ascolta mai ciò che dice il singolo, ma da estrema importanza al chiacchiericcio
della massa. Non vuole correre il rischio di non essere troppo uguale agli altri. Preferisce vivere 
di sola apparenza. Non ama essere protagonista e si limita a partecipare, ma solo come comparsa però. 
Affidare la propria vita nelle mani degli altri è meno impegnativo. È così che pian pianino 
l'immagine sbiadisce e perde carattere e colore. Ma davvero non conta nulla il nostro esserci? 

Ma non è forse vero che quando non ci sei totalmente, la parte migliore di te, quella autentica, 
rischi di perderla? E quindi? Ma quando è troppo il timore di non essere accettato, si ha troppo 
bisogno dell'altrui considerazione! Allora si diviene plastica e come argilla: facilmente modellabili. 
Sarà per questo che alcuni decidono di non esserci? Continuano a vivere la loro vita, ma affidandone 
ad altri la gestione. Avvertono dolore, rabbia, rancore, ma solo di riflesso o quasi a comando. 
Le persone qualsiasi gioiscono per le vittorie dei liro idoli. Non sanno nemmeno di essere persone 
qualsiasi! Fiere e pregne dei falsi complimenti che ricevono dai loro padroni, amano brillare di luce 
riflessa. Talvolta privilegiano il lusso, per luccicare meglio. Non creano, non producono e 
soprattutto non vivono. Con soddisfazione si limitano a ripetere quello che fanno tutti e di questo 
ne vanno fieri e se ne vantano perfino! Se poi uno qualsiasi ti scorge fra la folla senza alcuna 
uniforme, ti osserva sospettoso e fa di tutto per evitarti. Tuttavia, sotto l'ombrello del qualunquismo 
non c'è posto per tutti, fortunatamente...
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
22-01-2017 Redazione Oceano Considerazione affamata e vera quella narrata tra le tue righe; lo specchio del riflesso di quanti non amano il fare per creare. Sia esso dolore causato o rigato nell’anima si tratta pur sempre di accettazione passiva del vivere, degna contropartita di un ‘ombra d’altri o di Nessuno.