Avvocato
Ed eccola nello studio del suo avvocato, dovrebbe andare con lui in tribunale, le tocca aspettare qualche minuto, compita sulla sua sedia viaggia nei ricordi. Che vita assurda ha condotto, sempre in attesa di un qualcosa che le desse il senso reale della sua esistenza. Divisa tra mille facezie spesso inutili, impe- gnata in lavori non consoni a una donna, combattuta tra la volontà e l’impotenza del vivere quotidiana trascinava la sua vita nell’anonimato più assoluto. Tranquillo viaggio in macchina ed eccoli alla sede legale del tribunale, un ex convento. Tipica costruzione ecclesiastica, un cortile interno su cui si articolano i quattro cantoni della struttura. Scalinate strette e tortuose, corridoi lunghissimi su cui si aprono le stanze delle varie sezioni, forse ex-celle dei frati . meno di un’ora ed è già tutto finito. Lui ha sempre tenuto il suo atteggiamento assurdo, pensa e crede di essere l’unico mortale sulla terra, gli altri sono solo carcasse animate e piegate al suo volere, chiede e urla una giustizia impossibile e ingiusta. Il suo impatto con la realtà è molto violento e cruento. E lei? Un leggero e sottile senso di libertà la porta a spiegare le sue ali verso orizzonti immensi e non più lontani. Si sofferma per un attimo su questo suo stato. Si rende conto che non è cambiato quasi nulla, c’è stato solo una recessione di contratto. Oggi lei si appartiene di nuovo, non è più costretta ad agire contemplando anche i bisogni altrui. Oggi può pensare a se stessa, che vada in malora lui e la sua perfidia.
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