Considerazioni marginali |
Il vento è una chimera per chi sa vedere il profilo dolce delle case quando è neve ma ha scarpe consumate dalla scarica dei giorni, dalla metrica degli anni e anche per chi solo spera. La virgola del tempo ci lascia alla finestra, non mancano le lacrime - pensiero di novembre, nuovo dibattito o ricordo di frontiera. E c’è spazio per la conta delle cose con l’alfabeto morse, le sue corse sul ballatoio tra le mie e le tue corde a stabilire un architrave, un’aria lineare nel suo vagare a ritroso, al coraggio di quelle poche prode, al profumo di scogliera. La vita è un vizio troppo breve, un treno di parole che viaggia col passo misurato di un accordo o s’imbatte nel tumulto del ritardo, nel tarlo smisurato di un ricordo. A oltranza pattinano urli verso la mia penna che fugge in una stanza: governo delle nuvole tra polvere comoda di libri e scritti semiseri. Avanza la sera. Incubo di fari. |