Fra Mandorla |
Io che salivo una strada piano piano per non scordar' profumi primule e segreti d'una lucida idea porto in me le tracce. E, sono le scie di un giorno lontanissimo di un giorno pieno come piene di sole vidi le aspre pietre di quel cammino. Salendo feci dei passi profondi, come d'un vecchio scordato frate nel mondo affannoso. Forse verdino e turchesino giù starà il mare. La culla dell'infanzia dispersa Oh preste salvezze nutrite dalla pietà! Pregne di mali e arsure la pioggia attendono come la mia pelle amante del vento e pronta per piangere. Vivrò senza tema? Senza isole? Dove le gioie? Dove le mandorle? Io che salgo al sole, non pietre, ma mandorle. Voglio le mandorle DOLCI, DOLCISSIME...e sono scie d'un lontanissimo giorno corroso. |