La valigia |
E rifaccio la valigia... senza più nelle mani la freschezza dei vent'anni. Ricordo con quanta cura riposi in fondo ad essa il mio destino. Non dimenticai la pila di speranze per bene ripiegate e poi, cento e mille sogni pigiati in una scatola, due ali, per farli andare in alto e l'incoscienza annodata alla paura. Avevo vent'anni e non serviva altro per andare incontro alle incertezze. E rifaccio la valigia... non sarà così leggera questa volta. Devo mettere la rosa quella del primo appuntamento, i fiori d'arancio che le stagioni impolverarono rubandone il profumo. I tacchi consumati su cui camminai sola e poi sale di lacrime e di mare. Ho ancora la scatola dei sogni oramai stanchi e sgualciti ...non presero mai il volo... In un angolo sistemerò il sacchetto degli attimi di gioia i mesti rintocchi di una campana tuti i silenzi e le parole quelle che non furono mai dette. E non dimentico la rabbia ed il coraggio di cui non posso fare senza. Stracolma è la valigia ma ancora non la chiudo. Non ho più vent'anni né so dove andare, intanto scrivo una poesia e continuerò a viaggiare. |