L'abisso
Ho camminato sul ciglio del burrone guardando ad occhi chiusi il fondo per non sapere quanto fosse lontano. Ho lasciato che le mie lacrime scendessero fin nella profondità, per illudermi di vederle svanire per sempre. Ho sfiorato con i miei passi il suo margine per sapere se fosse facile scivolare, e poi la terra che frana, la luce che si esclissa nel silenzio di un vortice che mi attorciglia l’anima e la trasforma in quello che non è mai stata. E in tutto questo, una mano che mi afferra, che mi parla con la voce dell’amore, che placa il tumulto del mio cuore inquieto, che mi insegna a volgere lo sguardo al cielo e mi dona ali per volare più in alto delle nuvole.
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