Un uomo in fuga
Fuggo al mare e scopro la sua mutevolezza, i suoi canti, le sue sirene. E arriva l'allegria in spiaggia insieme a molluschi, gusci e radici. Cammino col vento, fra onde e sabbia, con le narici essicate dal sapore del sale. Passeggio sotto nuvole di gabbiani affamati e urla di cavalloni che non coprono il mio urlo per la meta che non vedo. Un vento di sabbia mi schiaffeggia il viso, mi arruffa il cuore. Con gli occhi socchiusi, stanco, spaesato, ondeggio, mi appoggio, barcollo, vinto. Un approdo lontano è la mèta. Nessuno mi chiede dove sto andando, io stesso lo ignoro. Sono semplicemente un uomo in fuga.
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