(D)istanti
Pezzi di vetro stretti nelle mani, quanto dolore sanguinava il cuore. Ti aspettavo nelle mie ore ad illuminare il buio fra i labirinti dell'anima. Tu che guardavi il soffocato silenzio dei miei fili intrecciati fra nodi logorati, sotto un cielo che piangeva polvere di terra, sfregandoti il viso sulle mie strade tortuose, nella notte fra le ombre. Lontana da me e dai miei sogni ed io, lontana da te e dai tuoi sguardi.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
05-09-2014 | Redazione Oceano |
La distanza silente in ore di dolore, acuita da una mancanza al tocco e allo sguardo. Attendere il chiarore del buio. |