I miei nonni
Mi ritrovo bambina, quando scappavo da casa per venire da voi. Tutto era bello, dall’odore dei mattoni del pavimento, alla finestra in camera da letto, che dava sul cortile, dove io andavo a giocare con i bambini della strada. Per me era sempre una festa, la nonna che mi preparava, tutto quello che mi piaceva, dai taralli, che portavamo al forno ad infornare, ai biscotti neri, a forma di cuoricino. Il nonno mi portava in piazza , dove aveva, la sua lucente macchina, lui faceva il noleggiatore, il taxi di ora. Guai chi gliela sporcava, era sempre con un panno a lucidarla, a me era consentito tutto, anche mangiare il panino con la frittata! Ed era orgoglioso di portarmi in giro per il paese, seduta sul sedile dietro, ed io che curiosavo nelle tasche della macchina, alla ricerca di qualche tesoro, e se facevo la brava, alla fine della corsa, mi regalava un bacio Perugina. Poi si tornava a casa dalla nonna, e lui ogni volta metteva dei soldini nel salvadanaio a muro, dietro l’uscio, dicendomi: questi soldi sono per te quando ti sposi. Il tempo è passato, anche quando la vecchiaia si è fatta padrona di voi, siete stati sempre un punto di riferimento, le mie radici, un albero non può vivere senza di esse! Ora non ci siete più, ma con voi, ho i più bei ricordi della mia vita e vi amerò per sempre.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
11-10-2014 | Marinelli Rosella | Grazie l'amore dei nonni non si dimentica mai! | |
10-10-2014 | Redazione Oceano |
Alla riflessione l’autrice ripercorre una strada ormai ripercorsa e mai dimenticata. I nonni, affetti di sempre nel per sempre che dimora in una via, in volti e voci definiti, in un passato lontano e sempre caro. I nonni, permissivi, dolci e sorridenti, anche quando l’alba del nuovo giorno si è persa al crepuscolo senza luce! |