Il perdono ...
Dacci oggi il nostro pane quotidiano... fai della tua morte, il sacrificio di un agnello che non toglierà suo malgrado, il male dal mondo... rimetti a noi i nostri peccarti e rendici tuoi servitori... nel regno degli uomini, che si aggrappano a Cristo quando alla fine del viaggio, rimettono i loro debiti, perchè sia lui a pagare il conto che ha pagato col sangue... lasciando sulla terra solo un lenzuolo e i chiodi... mentre la croce la portiamo ancora forte e pesante, per espiare il peccato più grande, quello della tracotanza che fa perdere di vista una vita mortale, persa a desiderare le cose, dimenticando, il peso dell’anima, unico mistero, che ci lega a Dio.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
26-04-2017 | Redazione Oceano | Nei tuoi versi riappare un mare d’amore: limite finito della carne, desio infinito dell’anima, legame terso che lega a Dio. Rincorrere la Parola, e ritrovarla nel mistero della vita, apre la lirica alla contemplazione, germogliando in riflessioni si rinascita. |