Voi non potete
Voi non potete capire d'altronde ho speso un decennio anch'io a farlo Una sera ti addormenti regina ti svegli e sei povera in canna Ti guardi e non sai più chi sei le mura ti sembrano estranee eppure ogni cosa è al suo posto persino le piante son fiorite Ma tu sei in blackout del sentire le voci ti sfiorano appena ti aggiri ti muovi come d'uso ma sei una morta che vive La luce ti da sofferenza vorresti una notte infinita perché sognando non pensi e al risveglio tu speri la vita sia tornata al suo logico corso Ti aggrappi con le unghie a ogni anfratto di roccia vischiosa ed altissima le unghie diventano artigli Cammini su un filo sospeso ancorato tra vita e follia Procedi pian piano sul filo, barcolli il tuo baricentro è precario e sudi di angoscia ,paura Ma in mano hai una barra che salva l'amore viscerale pei figli che aiuta l'andare a sfondare la vita Voi non potete capire d'altronde ho speso un decennio anch'io a farlo ed ora sono aquila libera Rapace ruba ogni cosa alla vita.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
19-07-2014 | Redazione Oceano |
Voi non potete capire…Nuda e sincera, l’autrice in un raccontarsi di sé, dal buio del dolore e del non sentire, apatica al presente, assente alle emozioni, alla luce di giorni raccolti nel coraggio di un basta! Nell’amore filiale la sua speranza e salvezza! |
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17-07-2014 | Persico M. Rosaria | Ovviamente non parlo di povertà'materiale ma di spirito.Racconto quanto sia terribile la depressione....ma se ne esce |