Pablo
Ho smesso, una sera di dicembre, di aspettare invano il ritorno, quando tra le pieghe dei giorni ti sentivo essermi scenario senza luci. Ho smesso, di continuare ad accendere l’abat jour dei ricordi, ed ho spento la voce di quei ricordi affollati al capezzale del cuore. Siedo, in quelle crepe che ho dentro, quando a sfogliarmi nei giorni mi sento un calendario senza santi da ricordare. E mi raccolgo le parole, smarrite per strada, ingoiate dal dubbio, quando al calare della notte anche la luna mi guarda afflitta. Sapessi amarti di quell’amore che il cielo dona al mare, distanti ma presenti. Potessi dirti quanto di te ancora resta nel profumo d’una sciarpa appesa nell’armadio dei ricordi. Ma resti un racconto da dimenticare, sforzandomi di tacere l’emozione in quei perché senza rispetto, quando a scompigliarmi le ore resti un sogno infranto sul finire dei miei giorni.
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