Quando al pensarti di notte

Mastico pane e sogni,
lì dove la notte copre il cuore
come una coperta di lana antica.

Seduto, al capezzale
di tutte le mie afflitte solitudini,
osservo le tremanti luci dei lampioni
che interrompono il silenzio,
e mi ciondolo fra le dita
pensieri spaesati e paure stanche,
assenze scorticate ed ostici rimpianti.

Fa capolino la stanchezza,
e l’ora tarda scava dentro,
fermando d’un tratto
il singhiozzo di tutte le mie paure.

Chiudo gli occhi,
sommando attese
troppo sfilacciate,
quando al pensarti di notte,
mi ritorni come un mattino assente,
in un vuoto incolmabile
che mi spezza il fiato...
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Pubblicata il 11-05-2021

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