Azzurrità
Quasi immobile, su questa sabbia, con le ginocchia al petto. Guardo questa azzurrità estesa, odo il rumorìo delle onde e taccio per sentire la voce del mare, il suo lamento inascoltato. Un veliero, all’orizzonte. Copro lo sguardo mio. E’ il sole che tramonta rosso sulle onde appena piegate dal vento, che soffia timido. L’azzurrità diventa notte, diventa cupo desiderio di tranquillità e solitudine. Le onde tacciono. Ritornano distese, nell’oscurità della notte. Il veliero è sparito. Il sole è finito sotto il mondo e la bianca luna illumina di candore le brune acque. Dormo. Cullata dalle onde, coccolata dal rumore di questo silenzio. Il silenzio del mare calmo.
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