Alessandra Mutarelli è nata a Saluzzo (Cuneo), il 07 Agosto 1971. Esercita la libera professione di architetto ad Augusta (SR); si dedica, sin da giovanissima, alla poesia, ma la sua personalità poetica assume connotati più definiti solo in età matura. Appartiene a una generazione poetica che si distacca dalla retorica ufficiale; porta avanti una originale ricerca sul linguaggio, guidata dalla purezza espressiva e dalla funzionalità simbolica della parola, nella conquista di un linguaggio certamente innovativo. La Sicilia, e con essa l'intero Sud-Italia, è un marchio nel suo patrimonio genetico, caratteristica che spesso affiora con grande intensità nei suoi versi. La sua figura poetica si definisce anche attraverso la sacralità della preghiera, centro su cui si fonda una forte cristianità. Scrive su alcune pagine letterarie e partecipa attivamente a dibattiti culturali sulle sue liriche e su quelle di altri poeti contemporanei. Ha pubblicato nel 2014, a tiratura limitata, una piccola raccolta di poesie di età giovanile, dal titolo Remar per mari di rime sparse - Volume fuori commercio. Nel 2015 viene inserita con la lirica Adagio nell'antologia del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Il litorale" - XVII edizione; con la lirica Di sera nell'antologia Alda nel cuore - Edizione Ursini; con la lirica Tardo inverno (in bianco e nero) nel libro Tra un fiore colto e l'altro donato, pubblicato dalla casa editrice Aletti Editore. È inoltre inserita nel vol. 5 dell' "Enciclopedia della Poesia Contemporanea" per le opere Dicembre (a mio padre), Perché t'amo e Pulcinella suona ancora (opera buffa di un cialtrone). Nel 2015 ha pubblicato la silloge poetica "Rapsodia di specchi" a cura della casa editrice Edizioni Sophìa - collana poiesis - disponibile anche in e-book.