La casa di Dio

E’ qui che Ti vengo a cercare,
nella semplicità scarna di queste colonne,
senza fregi né decori,
nella maestosa povertà di queste pietre,
millenarie custodi di fede,
fra le volte e gli archi che guardano al cielo.
Poca luce entra dalle piccole finestre,
e disegna cerchi sul pavimento
che si innalza sulle antiche preghiere
e sui doni regalati a Minerva.
Una candela accesa,
una pietà, quasi nascosta
nel suo intimo dolore di madre,
un crocifisso senza ori né diamanti,
un fiore di campo, una rosa del giardino:
è qui che Ti vengo a cercare,
è qui che sei,
è da qui, 
dal buio forse freddo, forse tetro
di queste navate,
so che ti arriva la mia voce.
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