In un campo di grano
Mi avvierò verso un campo di grano, tra le ancora tenere spighe verdi mi rotolerò chiudendo gli occhi; lasciandomi avvolgere da una brezza che, lievemente toccherà il mio viso. E mi smarrirò con lo sguardo nell'osservare ogni stelo di frumento accarezzato dal vento. Il sole scalderà il mio corpo, risveglierà la natura intorno. Mi addormenterò col cinguettare degli uccellini, col frinire incessante delle cicale; ascolterò i suoni della natura che faranno tremare l'anima, e sarà improvvisamente voce. E volgerò lo sguardo verso il cielo, una lacrima scivolerà sul mio viso: solo il volo di un'aquila, ravviverà in me la voglia di vivere. E in un angolo, appoggerò le mie follie, le mie amarezze, le mie voglie ancora non dette. Osserverò il tramonto, mentre il giorno cederà lentamente il suo posto alla notte. E lì, su quel campo di grano: morirò per rinascere al sorgere del nuovo giorno.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
13-09-2012 | Massa V. Massimo |
Facile immedesimarsi nel tuo breve racconto, sembra proprio d trovarsi lì... tra le alte spighe, ordinate... poste l'una accanto all'altra... accarezzate da una leggera brezza... per addormentarsi al canto degli uccelli lasciando alle spalle le amarezze della vita. Bella questa immersione nella natura... dona calore |