Ad un Angelo

Un sogno
tinteggiato d'azzurro
ti portò a librare
con ali d'Angelo,
su nubi spongiose
intrise d'acqua,
che cogliesti
nel mastello smaltato
di nonna Filomena.

Le nuvole
si sbizzarrirono
in danze ora lente
ora più frenetiche,
volteggiarono,
si scontrarono,
ne uscì grandine
dai chicchi minacciosi,
che sfregiò gli agognati raccolti.

All'improvviso,
fece capolino l'iride
che dipinse il cielo
di soavi colori,
trasformando il broncio del dì
in preziosa opera d'arte
dalle incantevoli sfumature;
tu continuasti a volare,
lassù.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
30-07-2013 Redazione Oceano L'anima del poeta si libra libera, sopra ogni imperfezione o tormento, cogliendo il bello può trovare un po' di pace e serenità

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Pubblicata il 20-07-2013

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