Figlia del mare
Sono stata e son tua figlia inquieta potente distesa d’azzurra acqua. Ti ho amato nelle tue onde sempre mi sono lasciata cullare. Non stanotte mio Mare sei duro violento troppo sicuro di te per questa fragile notte per me. Lo spirito sopraffatto dal tuo fragore invoca sai tu chi per calmarti e lasciare che le ossa stanche tra le tue ormai rilassate braccia s’assopiscano finalmente!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
07-01-2013 | Cugudda Maria Rosa | Ti ringrazio di cuore, Massimo! | |
02-12-2012 | Massa V. Massimo | Versi intensi che scorrendo semplicemente fluidi come acqua del mare, un verseggiare di classe che nei coglie tutte le sfumature di metafore ben stilate |