Il valzer dei venti
L’omino del meteo nelle previsioni azzardò una strana frase, disse: Arriverà il vento a rimestare le stagioni. Allora lei, lo sognò questo vento. Era un cuoco molto alto e molto grasso. Con un gran cucchiaio di legno Egli rimestava e rimestava, su un fuoco immaginario, quella strana minestra il tempo trasformava. Una bellissima giornata d’estate diveniva una un po’ più fredda ,indefinibile. Ma non per questo meno appetibile. Foglie colorate, tingevano parchi, Socchiudendo gli occhi , tappeti erano diventati. Distesi improvvisamente Per far felici ospiti di prestigio, inaspettati. Il gran cucchiaio di nuovo girava Ia neve stavolta i monti imbiancava. Il tempo di una minestra e tutte le stagioni s’intrecciavano Si scambiavano. Dov’era la primavera ? A nascondino lei giocava Mentre giocava, stuzzicava tutte le stagioni dopo l’inverno si affacciava ma anche dopo L’estate , Rispuntava dava una spinta all’autunno e faceva fiorire rose e viole. Ma il cuoco non si arrabbiava Anzi la utilizzava Usava i suoi Pregiati inaspettati fiori , per fare ai suoi piatti particolari decori.
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