Ciao Alessandro
Mio caro amico, con la delicatezza di sempre, hai girato l’ultima pagina della tua vita terrena. Quanta pioggia è venuta giù, dagli occhi innamorati del cielo. Mute, sono rimaste le campane allo scoccar dell’ultima ora. Nelle strade hanno chiuso bottega i giorni dell’allegria. Quel treno che ci portava lontano, stamani non è partito. Mancava il tuo sorriso a dargli il via. Sai, nell’incontrarti, ti avrei detto che all’alba ti ho sognato, ed io piangevo. Ti avrei detto che lassù dove i nostri monti baciano il cielo, e stringono la mano al primo sole, c’era una strana luce che m’ abbagliava di carezze, era la nostra croce che risplendeva tutta fiorita. Perché sei volato lassù con la morte addosso ed hai lasciato una spina a pungermi il cuore? Io lo so, per tutte le corse fatte assieme, là dove non c’è rivincita, questa volta hai voluto vincere tu, giungendo primo al traguardo dell’Amore.
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