Ritorna un altro inverno

Il freddo è arrivato senza pietà…
Guardo da questa finestra
gli alberi quasi spogli
con quelle foglie multicolori
che un soffio di vento
sparpaglia sulla strada,
come coriandoli.
Il venditore di caldarroste
si scalda le mani
sul fuoco scoppiettante
l'aria profuma di legna e castagne.
Camminano
anzi corrono i passanti
gettando sguardi veloci all'orologio del campanile,
un occhiata ai cartocci caldi fumanti,
chissà forse ritornano alla mente
odori sapori e ricordi dell'infanzia,
un’occhiata scocciata al barbone di turno
appoggiato alla panchina
umida, fredda,
attaccato alle sue borse,
unica compagnia un cane,
tutta la sua ricchezza,
entrambi si scaldano stando vicini.
Che importa se non hanno cibo,
se il freddo li consuma dentro,
se i loro cuori sono ormai gelati dall'indifferenza.
Si fugge via lontano dalle brutture della vita
via verso casa,
con la sciarpa davanti al viso
con la nebbia negli occhi,
per non vedere,
per non fermarsi,
per non riflettere...
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