T'amo mamma
Dentro te il vagito nel cielo senza fine che m’avvolse dell’ immenso ai battiti del ventre. Tra le braccia la mia culla e la fiamma del tuo sguardo nell’ amore illimitato che d’istante saziò il volo. Ed un tratto fu la vita che del nome sbagliò sentiero inarcando la sua fame tra le membra più silenti. Fu invenzione primitiva inclemente deviazione d’ un asfalto tormentato quello sporco di sudore … … particella indifferente srotolata all ’incontrario nel maestrale del destino stolto impavido bastardo. E già! La vita … … chiave unta di bufere disuguale nei tormenti incessante negli spazi quelli fermi a dar dolore. E mi fermo … senza ali. Vorrei solo dirti ancora per forgiare quel sorriso il bagliore dei tuoi passi fruste amare sul tuo petto ma a volte le parole sono schiave mal nutrite posso solo colorarle per slegare i miei pensieri nel mio urlo all'infinito … … T’AMO MAMMAAAAAA!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
17-12-2014 | Musicco Mirella | Adoro il tuo profondo affondo a cogliere le radici dell'essere e quel sentire oltre ogni parola ... grazie Rita. | |
16-12-2014 | Vieni Rita |
Ecco la vita…Nata e amata. Ecco la vita…Per mano accompagnata. ED ECCO ANCORA LA VITA… Il pianto accompagnerà nero che, del nome sbagliò sentiero, togliendo ciò che caro ed amato, impavido sparviero. No! Non giustizia ma in mestizia , pian piano, in un asfalto tormentato, nell’infinito ai passi, sino a toccare carezze e capo in fierezza. Sì braccia care, sì sorriso caro, sì nome caro. Il tuo grido, il tuo vorrei, è l’essenza coerente d’un amore non silente, d’un amore ora maturo, grato, dolce e colorato. Le tue parole, un canto meraviglioso, spalancate su l’uscio della gratitudine e di un sentimento a l’infinito mai taciuto. Bravissima Mirella |