Primo risveglio
Sul riposo silente del paese Erra cauto il mio cuore; ogni cosa rispetta la quiete, incalcolabile stormo di uccelli neri perdura la sosta notturna su fili sospesi, impareggiabile equilibrio. Stamane sono io a porgere il primo risveglio All’erba ancora fresca di rugiada Ai primi calori di un sole pittore Al rigagnolo accarezzato da impercettibile motore. La lentezza è preziosa sorgente Per il mio occhio assetato di logiche Che fugge le prime impressioni. C’è un altro mondo oltre questo E non è detto che non sia lo stesso Ove io voglia giungere.
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28-05-2015 | Redazione Oceano | Si ripercorre il tempo come fosse ritmo scontato della nostra vita, binario certo in cui scandire spazio e sogni. Le tue parole giungono cautamente a ricordare il dintorno, ciò che sfugge al nostro sguardo disattento nella celerità della vita. Nel tuo lento andare si ripescano i colori del risveglio, le trame della perfetta tela donata nelle mani di chi schizza vissuti distratti. In questa sintonia d’essere si riscopre l’essenza del viaggio e i tuoi sono versi che smuovono intensamente anche il nostro sentire. |