La lacrima

Un sera d'ottobre
ricevesti in dono
un paio di candide ali.
Volasti lontano
mentre una lacrima
solcava il tuo viso
lasciando una scia.
Sembravi dormire
quando ti vidi.
Le mie incredule labbra
ti baciarono, 
teneramente,
mentre i miei occhi
immortalavano
quella lacrima 
dall'ignoto perché. 
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31-05-2015 Redazione Oceano In una cornice s’inseriscono i ricordi, apparentemente spenti nella memoria. E rimbalza quasi improvviso quell’immagine che riporta il tempo, ignaro di saziare indenne il presente. Come eco i sensi muovono sulla tela e sui versi così vivi che sembra sentire e vedere quell’usignolo in volo e l’urlo dirompente della barca alla deriva. Una lirica in movimento, ritmata all’eco di parole che smuovono il verso in ritmi senza fine.

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Pubblicata il 30-05-2015

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