Gabbiani

Mi arrivi 
tra i profili della malinconia
In quella tenerezza che abbraccia
le lacrime gioiose di un tramonto
Dove s’alzano più alte 
le mie radici, e Tu 
sei nuvola tra i piedi scalzi delle stelle
Esserti fiato
è respirare la tua assenza
vivendoti le mille forme della pioggia
E’ cadere fra la neve 
come il passo lieve delle capinere 
Come fosse la terra che ti cerca
al di là d’ogni mio respiro
E’ vivere
Lentamente,
nel volo fragile dell’orizzonte
vivendoci l’accettazione 
di un cielo sconosciuto 
quasi fosse d’una rondine
quel cigolio che torna
a spalancare i miei fiori e le finestre, tutte

E’ quel fiorire d’ali 
su ali
nel mio frusciare d’aria 
sull’asfalto
dove arrivano bassi ogni sera
in cerca di cibo - i tuoi gabbiani.
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31-05-2015 Redazione Oceano Ci sono poesie dove non ci sono parole per descrivere i brividi e le emozioni smosse dal verso e arrivate sino in fondo all’anima che inebria di sentimenti puri, sostando attonita e ferma al sentire. Calore, amore e movimenti accarezzano tutta la lirica che diventa perfetta melodia.

Pubblicata il 28-05-2015

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