Il canto delle sirene
E' un vento di libeccio quello che senti sulla pelle, non è sabbia fine quella che ti graffia e non è brezza quella che ti gela. Pungente è la sfida tra te e il cielo e pugni di deserto poni sul seno a nascondere un battito oramai stremato e cedendo il passo alla follia che in dolce melodia ti trascina via ...per mano a un destino scaltro che profuma di miele alla lavanda dal retrogusto amaro come l'inganno. Fresca brezza di zefiro su vascello bianco senza più armi e col suo carico nostalgico di ciò che mai sarà e mai è stato ...ti allontani senza voltarti.
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05-09-2015 | Redazione Oceano |
Il canto dell’inganno sotto spoglie aggraziate che induce ad un effimero stato mentre la crudezza dei sé intorno trascinano e colpiscono come elementi naturali. Nella vita il temporale bagna e il sole asciuga, basta aspettare! |