Sprizzo di primavera
Trepide frasche spogliate Chinate dal frugale inverno Vantano scorze morenti Artefici sobbollimenti fervono nell’intimo Condiscendenti al tiepido luccichio Brame di squarciante riviviscenza Ridestano lo schivo virgulto Prorompe nell’alba rosseggiante Occhio sorgente stillante rugiada Presagio di primaverili rimpatri.
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10-03-2015 | Redazione Oceano |
Meraviglia d’ emozioni nei tuoi versi che s’aprono al ritorno. Un’alba apre le sue braccia sul freddo paesaggio invernale dove i colori tiepidi non cantano. Nell’immensità del senza vita ancora chinato al ristoro non s’ode che la fine di tanto gelo e la lirica si colma d’ attese. |