Reverse

Cambio il metro, non il giudizio
lo baratto coi miei passi...

non camminerò più di terra
ma di albe, di tramonti 

metto in conto le nuvole
qualche eclisse, le maree

non cambiano quelli fatti
ma i nuovi già mi inseguono

rovescio il termine, non il paragone
per quel fiume che scorre inverso...

cento soli per non conoscerti
per amarti... solo tre lune

ma la luna, poi ritorna 
e rinasce anche il sole

saranno i battiti dell'amare
e del dolore... morte

cambio schema, non il luogo
che di comune non ha niente...

nomino un’illusione
non prima, non ultima

come ruota del carro
nella pretesa di volare

tattica del cuore

così compro la ruota, 
mi giro la vocale...

di sole e luna sono i giorni
di sale e lena... il mio andare

per mare e cielo

non fanno rima...
li separa l’orizzonte

e nasce ancora, l’alba 
nel rimpianto
di un tramonto...

la speranza
si divide...

l’esser viva
non è respirare

scelgo bene l’avversario...

dal convesso sfido il tempo 
a viversi i giorni 

dal mio specchio
lo rimando allo sguardo
dentro 

il mondo insabbiato

ciò che vedo
è il mio contrario

non è lo specchio
che ha mentito.
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21-11-2013 Redazione Oceano Viaggio all'interno o ritorno all'immenso? È un dubbio che rimane con piacere nel leggerti e sentirti…