Immagine

Eri schivo, affettuoso, inaccessibile,
vago cristallino.
Un respiro e fu vita.

Un attimo e fu tempesta.
Dove vi era oscurità, lì arrivò l'aurora. 

Canto la giovinezza
sognante e tenebrosa, 
una vaga luce avvolge
le notti d'inverno; 
vorticoso il vento spazzò
la tua immagine.

Pigramente una rondine disegnò
una danza soave e straniera;
il tuo nome nell'incanto scomparve.
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