Padre ( Sacro vibrante) |
Padre Ricordati della calma spinosa Di rozze mani - non t'ho stretto mai ai seni - nessuno, mai. Padre. Amante. Ampio solco. Delizia del tuo contenermi, Infradiciando l'intatto corpo D'attimo madido - privo di gocce Che so riconoscere - all'affondare Nel Sacro vibrante, grida mordono Il nostro nudo Padre Lo Strepito soverchio che avverti , È carne disfatta sulla croce di figlia Quando concessa goduria D elle mie dita - Al trapasso nella gola - Salassa l'ormai sordo corpo Amante, La nostra è patologia - secca piaga d'una notte ultima di Lacerazione- le tue rughe vorrei Ora - mentre rievoco il sacro vibrante Tra le mie gambe divaganti incollate al tuo sangue. |