Il dubbio
Si insinua furtivo nei meandri nascosti dove la mente nutre i suoi germogli come una gramigna diffonde le sue radici succhiando il nettare della ragione pura. Cresce e si attorciglia ai filoni di vitigni pregiati dai quali si diffondono gli aromi dolci e i succulenti sapori dei sentimenti più nobili e corposi che la vendemmia ci elargisce copiosi. Si mischiano così gli effulvi della mente e del cuore e di questa confusione si fa forte e potente impoverisce la lucidità del pensiero rende instabile anche il sentimento più vero. Come un'ubriacatura che non lascia scampo il dubbo e lui soltanto paralizza ogni volontà di reagire ci lascia come una bottiglia gettata a mare in balia delle onde e senza metà. Dopo avere reso arido e infertile il terreno del nostro esistere la siccità che lui stesso ha provocato lo distrugge a sua volta lasciandolo appassire di una morte lenta quasi indolore. Tornano i germogli a rinverdire esalano di nuovo i profumi con piacere si gustano i sapori e tra le zolle di un'anima resa spoglia aspra e senza amore rinasce la vita con tutto il suo calore.
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