Il dubbio

Si insinua furtivo nei meandri nascosti
dove la mente nutre i suoi germogli
come una gramigna diffonde le sue radici
succhiando il nettare della ragione pura.
Cresce e si attorciglia
ai filoni di vitigni pregiati
dai quali si diffondono gli aromi dolci
e i succulenti sapori
dei sentimenti più nobili e corposi
che la vendemmia ci elargisce copiosi.
Si mischiano così gli effulvi della mente e del cuore
e di questa confusione si fa forte e potente
impoverisce la lucidità del pensiero
rende instabile anche il sentimento più vero.
Come un'ubriacatura che non lascia scampo
il dubbo e lui soltanto
paralizza ogni volontà di reagire
ci lascia come una bottiglia gettata a mare
in balia delle onde e senza metà.
Dopo avere reso arido e infertile
il terreno del nostro esistere
la siccità che lui stesso ha provocato
lo distrugge a sua volta lasciandolo appassire
di una morte lenta quasi indolore.
Tornano i germogli a rinverdire
esalano di nuovo i profumi
con piacere si gustano i sapori
e tra le zolle di un'anima
resa spoglia aspra e senza amore
rinasce la vita con tutto il suo calore.
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