Il mazzo di fiori
Dove l'erba verde copriva serenamente i tumuli adorni di fiori, ora sporgi, solitario, sulla desolata distesa di neve che ha fatto sparire le tombe del campo sotto un sudario di gelo. Piegato dalle folate di un vento freddo e pungente, oscilli penosamente, allo stesso tempo fragile e rigido. Il grigiore pesante, che pervade le nuvole basse, il vento e la neve, smorza i tuoi già svaniti colori. Eri il testimone di affetti che, contro ogni ragione, rifiutano il distacco finale. Il legame con cui le emozioni fanno vivere quello che non é più. Il ricordo che ingentilisce l'angoscia. Ma ora sei tu stesso abbandonato, stretto nella morsa spietata in cui la natura stessa sembra non aver più vita o speranza.
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16-02-2014 | Redazione Oceano | Gelo ricopre le tracce di vita, ciò che era non è più, e la natura stessa sembra ricoprire le orme dell'errante, negandogli anche l'omaggio di un fiore. Triste percorso in teneri versi. |