Candida coscienza
Inerte sotto l’ombra sento il tuo arrivo un’insolita camminata la tua pelle dorata un profumo avvertito per caso candida coscienza intaccata dall’istinto ti cerco ovunque nella notte i miei dunque sorretto dall’ombra al sole mattutino scorgo la tua presenza e tra la folla la mia assenza ti lancio pensieri adunchi come artigli un attracco dissestato da incerti incontri o forti scontri un attimo ancora e ti perdo tra i miei perché.
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16-12-2014 | Redazione Oceano | Luci e ombre di una storia mai iniziata, dunque e perché di una coscienza che non sa svicolare, eppure soffre, da qui gli scontri tra razionalità e passione, tra doveri e desideri. Sembra di percepire l’eco di quei passi, preludio a incontri incerti e senza logica apparente. Scriverne è l’unico modo di ammettere che non sono stati cortometraggi della mente, qualcosa c’era e aleggia nei ricordi. |