Le morti bianche

La catena è ben saldata
e non c'è pericolo che si spezzi.

Si rimane indifferenti
dinanzi a tante "morti bianchi".

Dietro quella spinta di lavoro,
dove c'è il capitalismo,
si celano delitti,
legittimati da padroni,
e da membri dello stato.

E diventa un sacrificio
quel bisogno di lavoro,
che porta gli operai
a lavorar senza tutela.

Non c'è politica che conti,
perchè gli"affari sono affari"
e di quelle" morte bianche"
se ne parlerà per qualche giorno;

in un cassetto finiranno
i nomi di quei morti,
perchè sono operai,
ed è gente di poco conto.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
31-08-2012 Massa V. Massimo Amara riflessione, reale e veritiera... una realtà difficile da accettare,
che ci provoca quel battito d'angoscia che si sente dentro il petto,
per quel disagio di vivere in un mondo pieno di ingiustizie.
Un intreccio di versi dall'amaro sapore, per una società che pare ogni giorno
sempre più scura. Versi che ne decantano brillantemente l'effetto.
Molto bello il prologo finale "in un cassetto finiranno
i nomi di quei morti, perchè sono operai, ed è gente di poco conto."