Lettera di un bambino siriano alla mamma

Mamma non me lo avevi mai detto
che si può morire anche respirando 
mentre io credevo che per morire
ci volesse una ferita, una crepa da cui
la vita potesse uscire assieme al sangue...
Mamma non me lo avevi detto 
che si può morire giocando
tra la polvere e i sassi della strada
che mi hanno visto correre.
Non me lo avevi detto che 
mi avresti salutato da così lontano
e che piangendo la tua anima
sarebbe venuta a reclamarmi.
Mamma non me lo avevi detto 
che si può morire respirando dentro a un sogno,
che anche l'aria può essere un veleno.
Non me lo avevi detto
che sarei stato un angelo di vetro,
dentro un sudario bianco, 
addormentato.
Mamma non me lo avevi detto che
la morte mi avrebbe reso luminoso e bello
spazzando via il terrore delle bombe.
Mamma... io, invece,
non ho potuto dirti ieri 
mentre giocavo con la morte
quanto ti amassi e ti volessi bene.
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15-12-2013 Meloni Valentina Grazie alla redazione per aver ascoltato una voce raccolta tra le macerie di questa società che non vede pace... Grazie Rita e grazie Melina per i vostri commenti che hanno voce di madre...
15-12-2013 Sbriglione Melina Un amore indissolubile tra una mamma e il suo bimbo. Splendida e drammatica. L'attualità del dolore e della guerra, in una società bellicista.
14-12-2013 Vieni Rita Complimenti! Molto bella, la vita è sacra, il grido della morte che reclama un bimbo è atroce. Mai simile atrocità deve verificarsi, eppure è successo!
14-12-2013 Redazione Oceano Toccante infinito grido di dolore nelle tue parole… un amore che fa fatica a raccontarsi! Immense emozioni…